A noi è capitato con questa casa: una vecchia signora del 1927 che ha attraversato indenne ottant'anni di vita senza che nessun intervento le togliesse bellezza e dignità. La casa, nel suo fronte principale, mostrava i segni di un'antica agiatezza: grandi finestre, bei fregi e modanature, ma il prospetto nord rivelava che i problemi da risolvere erano importanti. La consistenza stessa dei muri perimetrali era in linea con l'usanza degli anni Venti: tre/quattro teste di mattoni a sud, sul lato pubblico, solo due a nord ed est.
La progettazione è stata dunque regolata da una serie di obiettivi che hanno guidato tutte le scelte:
1. Il rispetto di tutte le modanature e dei fregi di facciata che caratterizzavano così fortemente l'edificio Liberty
2. Il risanamento delle parti in muratura attaccate dall'umidità
3. Il recupero sistematico ed il riutilizzo di tutti i materiali ed i manufatti originali interessati dall'intervento, comprese le grandi finestre di sud ed i portoncini originali
4. L'utilizzo di materiali provenienti da fonti rinnovabili
5. L'attuazione sistematica di interventi il più possibile reversibili
La prima operazione che si è deciso di fare è stata quella di eseguire uno scavo perimetrale intorno a tutta la casa:
Gli obiettivi di questa operazione erano molteplici:
- evitare il contatto diretto tra le murature perimetrali ed il terreno
- alloggiare un tubo di raccolta delle acque piovane
- creare una sorta di vespaio esterno nel quale circolasse l'aria permettendo l'asciugatura delle murature
- allungare la strada al freddo portando l'isolamento sotto la quota del terreno
La posa del cappotto è una delle ultime operazioni da eseguire all'esterno di un edificio. Il basamento della casa è stato isolato con l'XPS mentre il resto dell'edificio è stato rivestito con dei panneli in fibra di legno a due strati. Il primo strato è stato fissato tramite colla, il secondo strato è stato fissato alla muratura mediante tasselli. In corrispondenza degli spigoli degli edifici è stata prestata particolare attenzione alla posa dei pannelli, che vanno posati a incastro alternato così da ottenere un ammorsamento che eviti fessurazioni e distacchi delle pannellature.
Le porzioni dell'edificio che presentavano modanature e fregi sono state rivestite internamente con un cappotto in pannelli di fibra di legno da 6 cm che al loro interno contengono uno strato funzionale minerale che garantisce un passaggio controllato dell'umidità e permette una corretta diffusione del vapore e trasporto acque capillare.
Questi edifici hanno nella maggior parte dei casi una copertura realizzata con struttura primaria e secondaria di travi di legno, tavelloni in cotto e coppi. In molti casi si riesce a conservare intatta tutta la stratigrafia, a cui si aggiunge l'isolamento. La stratigrafia della copertura è composta da una guaina traspirante posta sul tavolato d'abete, uno strato di pannelli in fibra di legno da 20 cm, una guaina impermeabile all'acqua ma traspirante (sottomanto), la listellatura di ventilazione e quella finale ortogonale per l'aggancio dei coppi. La ventilazione del tetto permette lo smaltimento dell'umidità in eccesso eventualmente accumulatasi nell'isolamento di copertura e la traspirabilità.
Per quanto riguarda gli impianti, questo è stato il primo edificio in cui abbiamo optato per un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata con recupero di calore. Lo standard prestazionale che seguiamo è ormai molto vicino al concetto di casa perfettamente sigillata e ben isolata. A questo si aggiunge il fatto che le abitudini odierne ci tengono spesso fuori casa; in questo modo il ricambio dell'aria negli edifici non è più assicurato né da un'apertura manuale delle finestre né dagli spifferi che caratterizzavano storicamente gli edifici. Gli ambienti tendono quindi a diventare meno salubri ed eventuali ponti termici non perfettamente risolti possono presentare la formazione di condensa o muffa.
E' importante per noi garantire inoltre ai nostri committenti una buona e costante ventilazione degli ambienti per garantire l'abbattimento dell'inquinamento indoor. Anche l'umidità derivante da attività interne va smaltita in maniera adeguata per non dare adito a formazione di condensa superficiale e muffe.
Negli edifici storici, dove siamo magari costretti a realizzare delle porzioni di cappotto interno, il controllo dell'umidità ambientale diventa quindi un'esigenza inderogabile.
Come l'edificio può contribuire a migliorare la qualità della vita in una città?
La casa è un bene prezioso, che si dovrebbe poter tramandare di generazione in generazione. Nelle case, negli edifici, noi trascorriamo la maggior parte del tempo delle nostre vite: tempo familiare, tempo lavorativo, tempo di svago. Negli edifici abbiamo bisogno di più energia che altrove , poiché l'energia è indispensabile per la loro costruzione e funzionalità, oltre che per il mantenimento dei nostri standard di vita: si può certo dire che essi sono responsabili per la metà del consumo energetico globale. In questo ambito si può dunque trovare il più grande potenziale di risparmio energetico per ridurre in modo consistente le implicazioni ambientali, senza d'altra parte modificare il nostro tenore di vita. L'edificio può contribuire a ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell'aria di una città.
L'edificio che subisce una ristrutturazione e allo stesso tempo un risanamento energetico, contribuisce a conservare e rispettare la memoria del nostro patrimonio storico con rinnovate potenzialità di comfort e risparmio energetico. Pur essendo un edificio caratterizzato da materiali eterni come il legno, la pietra, il mattone, argilla e calce, cela un cuore tecnologico efficiente che lo rende una macchina all'avanguardia.
Inoltre:
. Contribuisce a mantenere vivo il carattere tipico del luogo in cui si trova, la memoria della città
. Incrementa l'utilizzo di tecniche costruttive antiche delle quali sarebbe bene non perdere memoria, aiutando gli artigiani locali nel mantenere vivi alcuni mestieri
. Migliora la qualità dell'aria interna grazie all'utilizzo di materiali eco compatibili, privi di inquinanti ed additivi chimici
. Evita un consumo del suolo che oggigiorno non risulta essere più sostenibile per il nostro Paese, il cui paesaggio subisce da anni continue violenze
Come l'edificio può dare un contributo positivo alle infrastrutture della "città del futuro"?
Una progettazione basata sulle caratteristiche intrinseche del luogo, la latitudine, gli apporti solari, l'esposizione dell'edificio, rappresenta uno dei capisaldi della città del futuro. La sostenibilità modellerà la città del futuro, ed influirà sulla morfologia del nostro territorio.
Gli scempi perpetuati dal dopoguerra ad oggi, hanno reso le nostre città invivibili, inquinate e socialmente disaggreganti.
Reti di case energeticamente efficienti, costruite secondo principi di biocompatibilità diventeranno le cellule per la città del futuro, che, per alcuni versi, altro non è che la città a misura d'uomo del nostro passato.
Traghettare beni storici verso il futuro vuol dire anche far tesoro di regole costruttive che non invecchiano mai e, anzi, risultano sempre più attuali.
Nello specifico:
. la domotica consentirà un efficiente metodo di controllo e gestione di impianti e dispositivi per l'efficienza energetica
. l'energia geotermica è una fonte rispettosa dell'ambiente e vantaggiosa dal punto di vista economico che consente un riscaldamento invernale e un raffrescamento estivo
. la predisposizione per il teleriscaldamento rappresenta un'importante opportunità di utilizzo razionale delle risorse energetiche e di controllo dell'inquinamento locale, nonché un sistema di contenimento della spesa energetica sia per la collettività che per i singoli utenti.
. il potenziale riciclo di acqua, le cisterne di irrigazione e vasche di fitodepurazione sono volte ad un risparmio idrico intelligente. Inoltre, i miscelatori d'aria e i regolatori di flusso sono un valido aiuto per un risparmio idrico puntuale ed efficace
. uno studio del verde adeguato, può essere molto utile per la creazione di un microclima favorevole al comfort abitativo ed un ombreggiamento urbano efficiente.
- la testimonianza di tecniche costruttive non più in uso, di lavorazioni e manufatti in disuso contribuiranno ad arricchire la città del futuro
Come l'edificio può essere integrato nelle infrastrutture della "città del futuro"?
. la predisposizione della doppia fognatura per acque bianche e nere è molto utile in previsione di una nuova rete urbana dinamicizzata con smaltimento separato
. mantenere la maggior permeabilità possibile del terreno è un modo corretto per evitare fenomeni di allagamento durante i temporali estivi sempre più copiosi
. nel caso di nuovi interventi edilizi futuri non ci sarà bisogno di prevedere smaltimento di rifiuti speciali ( fibre minerali, cementi, stiferiti, polistiroli, resine, vernici tossiche, colle bicomponenti). La maggior parte dei materiali utilizzati potrà essere riutilizzata o riciclata