Union energy, la strategia europea per l'energia e il clima al 2030

988 Ultima modifica dell'autore su 02/03/2015 - 17:05
Union energy, la strategia europea per l'energia e il clima al 2030
(Maria Antonietta Giffoni - Nextville.it)

Competitività, mercato energetico integrato, maggiore sicurezza nell'approvvigionamento, energia sostenibile a prezzi accessibili e lotta al cambiamento climatico.

Perchè abbiamo bisogno di un'Unione europea dell'energia? Con questa domanda si apre il documento redatto dalla Commissione europea e inviato al Parlamento il 25 febbraio 2015 e che contiene la strategia energetica europea al 2030.

Secondo la Commissione, a causa del repentino invecchiamento delle infrastrutture energetiche, dei mercati non sufficientemente integrati e delle politiche energetice non coordinate, i consumatori, le famiglie e le imprese non traggono tutti i vantaggi che si potrebbero trarre con il passaggio dall'attuale sistema energetico a quello che la Commissione ha definito resilient Union Energy.

La nuova strategia, affiancata da una politica climatica ambiziosa, è pensata per dare ai consumatori europei - famiglie e imprese - energia sicura, sostenibile, competitiva e a prezzi accessibili. E il raggiungimento di tutti questi obiettivi richiede unatrasformazione fondamentale del sistema energetico europeo, attraverso:

• l'apertura del mercato interno dell'energia, mediante un ridisegno del mercato elettrico che consenta il libero flusso di energia tra i diversi Stati membri (attualmente 12 Stati membri dell'Ue non soddisfano gli obiettivi minimi di interconnessione: almeno il 10% della capacità produttiva installata capacità deve essere in grado di "attraversare le frontiere". L'UE ha in cantiere 35 progetti di interconnessione che dovrebbero ridurre l'attuale gap da 12 a 2 Stati membri). Una rete energetica europea adeguatamente interconnessa  potrebbe far risparmiare ai consumatori fino a 40 miliardi di euro all'anno;

Ricordiamo che il 24 febbraio scorso il Gestore dei mercati energetici ha annunciato che è avvenuto con successo il market coupling sulle frontiere italiane. Le frontiere italo-austriaca, italo-francese e italo-slovena sono state accoppiate con il Multi-Regional Coupling (MRC), collegandosi alla maggior parte dei mercati elettrici dell’UE, dalla Finlandia al Portogallo e alla Slovenia.

• la riduzione della dipendenza energetica, garantendo approvigionamenti sicuri e a costi sostenibili (attualmente l'Unione europea è il maggior importatore di energia al mondo, con il 53% del fabbisogno e una spesa annuale di circa 400 miliardi di euro. Inoltre, il 94% per cento dei trasporti si basa su prodotti petroliferi, di cui il 90% è importato);

• la transizione verso una società a basse emissioni di carbonio, anche attraverso la promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili. Le imprese europee di energia rinnovabile hanno oggi un fatturato annuo di 129 miliardi di euro e impiegano oltre un milione di persone. La sfida è quella di mantenere il ruolo guida dell'Europa per la promozione delle energie rinnovabili;

• il rinnovamento delle infrastrutture di trasmissione e distribuzione per far sì che l'energia prodotta localmente possa essere immessa in rete in modo facile, sicuro ed efficiente;

• la promozione dell'efficienza energetica che deve essere ripensata come una vera e propria fonte di energia, considerando che il 75% del patrimonio immobiliare europeo è inefficiente;

• la consapevolezza dei cittadini della transizione energetica in atto, in modo che possano beneficiare delle nuove tecnologie utili a ridurre i costi in bolletta (oggi più alti del 30% rispetto agli Stati Uniti) e partecipare attivamente al mercato dell'energia.

"Oggi - ha dichiarato Maroš Šefčovič, vicepresidente responsabile dell'Union Energy- abbiamo lanciato il più ambizioso progetto energetico europeo. Un progetto che integrerà i 28 mercati europei dell'energia, ridurrà la dipendenza energetica e stimolerà la crescita economica e l'aumento dei posti di lavoro. Oggi, abbiamo messo in moto una transizione fondamentale verso un'economia a basso tenore di carbonio, verso un'Europa che mette al primo posto i cittadini, offrendo loro energia sicura, sostenibile e a prezzi accessibili. Insieme agli altri commissari e con il sostegno di tutta la Commissione, sono determinato a trasformare la Union Energy in realtà".

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Moderatore

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Project Officer