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Sviluppo urbano e programmazione europea 2014-2020: il contributo dello strumento JESSICA

21680 Ultima modifica dell'autore su 14/01/2013 - 10:57

La programmazione finanziaria dell’Unione Europea per il periodo 2014-2020 offre nuove ed importanti opportunità per lo sviluppo urbano. Creazione di lavoro, sfruttamento sostenibile delle risorse energetiche, mobilità sostenibile e riqualificazione urbana sono solo alcuni degli obiettivi strategici identificati per il 2014-2020 per il cui adempimento sarà necessario non solo rafforzare il dialogo tra le amministrazioni pubbliche locali, ma anche e soprattutto incentivare gli investimenti. In  tale prospettiva  è verosimile che il ruolo degli strumenti finanziari esistenti venga, nei prossimi anni, rafforzato per attrarre nuovi investimenti.

Tra le risorse proposte per lo sviluppo urbano nel periodo 2014-2020 figurano:

  • Politica di coesione UE 2014-2020: la proposta della Commissione Europea è di impegnare 376 miliardi di euro nella Politica di Coesione quale parte del Budget Europeo. In tal modo la Politica di Coesione guadagnerebbe un ruolo pilota nel raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020.
  • Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR): la Commissione ha proposto che almeno il 5% delle risorse FESR (circa 7-8 miliardi di euro) sia dedicato ad azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile. Questo potrebbe essere in parte delegato alle città con una gestione attraverso gli Investimenti Territoriali Integrati.
  • Energia: le risorse iniziali stimate per la promozione dell’efficienza energetica e delle risorse rinnovabili nelle città è di circa 20-25 miliardi di euro.
  • Contributi in natura: contributi di terreni o immobili in relazione ad investimenti con l'obiettivo di sostenere lo sviluppo urbano o la rigenerazione urbana, dove la terra o gli immobili fanno parte degli investimenti - spese ammissibili in relazione a strumenti finanziari.
  • Strumenti finanziari congiunti e programmi: permettono la moltiplicazione di 2-4 volte dell’investimento totale di capitale sostenuto, migliorandone l’efficienza nonché l’impatto sul bilancio.

 

In un tale contesto JESSICA acquista un ruolo fondamentale nella raccolta di nuovi investimenti da dedicare al tema dello sviluppo urbano. JESSICA è un’iniziativa della Commissione Europea sviluppata in collaborazione con alcune istituzioni finanziarie internazionali. Tra queste figura la Banca Europea per gli Investimenti (BEI).

L’obiettivo di JESSICA è promuovere investimenti sostenibili nelle aree urbane europee e portare crescita e occupazione, coniugando i contributi finanziari dei programmi operativi con altre forme di finanziamento pubbliche e private. JESSICA non è una fonte ulteriore di finanziamenti per gli Stati membri, ma piuttosto un nuovo strumento di utilizzo delle sovvenzioni a titolo dei Fondi strutturali vigenti, per il sostegno ai progetti di sviluppo urbano.

JESSICA offre alle autorità di gestione dei programmi dei fondi strutturali la possibilità di usufruire di esperti esterni e di investire parte dei fondi regionali dell’UE, per il periodo 2007-2013, in Fondi di sviluppo urbano (FSU). Questi fondi possono assumere la forma di prestiti riciclabili, garanzie e partecipazioni da investire in diversi progetti di recupero urbano: riqualificazione delle aree dismesse, promozione dell’efficienza energetica, finanziamento di progetti di edilizia popolare.

Lo strumento JESSICA si sviluppa su tre livelli: UE, nazionale/regionale, nazionale/locale. Di seguito una rappresentazione grafica del meccanismo.

In quanto gestore del Fondo di Partecipazione, la BEI garantisce il conseguimento della Strategia di Investimento, coordinandosi con la Autorità di Gestione (AdG) sulle scelte strategiche; svolge attività relative alla selezione dei FSU, negozia gli accordi con i FSU, monitora e controlla l’operato dei FSU; fornisce supporto all’ AdG nell’interpretazione della normativa europea applicabile agli strumenti di ingegneria finanziaria; provvede alla formazione degli intermediari e altri attori chiave per supportare l’implementazione di JESSICA e lo sviluppo dei Partenariati Pubblico-Privato (PPP) nel settore urbano.

Il Fondo di Sviluppo Urbano, di contro, identifica le tipologie di progetti da includere nel portafoglio progetti in conformità con la strategia d’investimento definita dall’Autorità di Gestione; si occupa dell’analisi e gestione degli iter procedurali e autorizzativi e interazione con soggetti pubblico privati; gestisce le aspettative di rendita dei diversi stakeholders coinvolti nel progetto; pone in essere strumenti di controllo e monitoraggio che includono verifiche della documentazione, rendicontazione, visite di controllo e rapporti di audit; investe le risorse nei Progetti Urbani che presentano le caratteristiche di ammissibilità all’Iniziativa JESSICA.

Attualmente la BEI gestisce 18 Fondi di Partecipazione operativi in 9 stati membri, per un totale di circa 1,8 miliardi di euro gestiti tramite gli accordi intrapresi con Autorità degli Stati Membri. Per quanto riguarda i Fondi di sviluppo urbano (FSU), 35 accordi sono stati siglati per la creazione di FSU per un totale di 1,2 miliardi di euro mobilitati. Ulteriori accordi sono in fase di negoziazione.

Le principali aree urbane interessate sono:

-      UK: Londra (efficienza energetica, rifiuti), Manchester, Liverpool (riqualificazione urbana);

-      NL: Rotterdam (programma di assistenza tecnica);

-      PL: Varsavia, Katowice, Gdansk (riqualificazione urbana);

-      GR: Atene (riqualificazione urbana);

-      ES: Siviglia (riqualificazione urbana), 10 comunità autonome (efficienza energetica);

 

In particolare, in Italia, nel quadro dello strumento JESSICA, tre Regioni hanno stipulato accordi di finanziamento: Sicilia, Campania e Sardegna. I principali focus sono la riqualificazione urbana e l’efficienza energetica.

Studi Preparatori sono inoltre in fase di elaborazione in Liguria, Toscana, Puglia, Marche, Abruzzo, Campania,  Sicilia e Sardegna. Infine, Protocolli d’intesa sono stati stipulati con due regioni, Marche (Novembre ‘09) e  Abruzzo (Febbraio ‘10).

Numerose sono le criticità nell’attuazione di JESSICA in Italia: i tempi lunghi di attuazione dei progetti urbani dovuti essenzialmente agli adempimenti amministrativi eccessivamente onerosi, lo scarso coinvolgimento dei privati e la normativa ancora in fase di perfezionamento impediscono un effettivo sviluppo del programma.

Tuttavia, JESSICA è uno strumento fondamentale per il rafforzamento delle città in quanto promuove la competitività sostenibile nelle aree urbane; in un contesto in cui aumenta il rischio sistemico, permette il miglioramento dei processi di identificazione strutturazione e finanziamento dei progetti a difesa del valore del patrimonio delle aree urbane; rivitalizza il ruolo delle banche territoriali creando le condizioni di rilancio delle economie locali attraverso prodotti del gruppo BEI; infine, per mezzo dei FSU, l’esperienza dei fondi JESSICA viene capitalizzata in modo da costruire un sistema organico per aumentare la capacità di selezione di buoni progetti, catturare sinergie ed alimentare i recuperi di produttività delle aree urbane.

 

Per ulteriori informazioni sullo strumento JESSICA-BEI si veda:

http://www.eib.org/products/jessica/index.htm.

Si consulti inoltre la pubblicazione “JESSICA, Un nuovo strumento per promuovere crescita e investimenti sostenibili nelle aree urbane con i finanziamenti dell’UE” disponibile in italiano al sito:

http://www.eib.org/attachments/thematic/jessica_2008_it.pdf.

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Moderatore

Carlotta Berta

Project Officer