La nuova direttiva UE sull’efficienza energetica

5795 Ultima modifica dell'autore su 21/01/2013 - 09:50

È entrata in vigore la Direttiva 2012/27/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio sull’efficienza energetica. La nuova Direttiva stabilisce un quadro comune di misure per la promozione dell’efficienza energetica nell’Unione Europea al fine di raggiungere gli obiettivi del 20% di riduzione delle emissioni di CO2entro il 2020 e di spianare la strada a futuri miglioramenti nel settore.

La Direttiva stabilisce norme atte a rimuovere le barriere nel mercato dell'energia e a superare le carenze del mercato che ostacolano l'efficienza nella fornitura e nell’utilizzo di energia. Il nuovo strumento legislativo impone agli Stati di fissare obiettivi indicativi nazionali per il 2020 e introduce misure giuridicamente vincolanti per favorire un uso più efficiente dell’energia in tutte le fasi della catena energetica, dalla trasformazione alla distribuzione per il consumo finale. Entro il 5 giugno 2014 gli Stati membri UE dovranno recepire la maggior parte delle disposizioni della Direttiva ed avviare la fase di attuazione.

Ai sensi della Direttiva, gli Stati dovranno elaborare una strategia a lungo termine per favorire la ristrutturazione degli edifici residenziali e commerciali, sia pubblici che privati. La strategia, elaborata sulla base di una ricognizione del parco immobiliare, dovrà essere pubblicata entro il 30 aprile 2014 o aggiornata ogni tre anni.

Un ruolo chiave è attribuito alla riqualificazione di edifici pubblici: dal 1° gennaio 2014 il 3% della superficie degli edifici pubblici riscaldati e/o raffrescati deve essere ristrutturata ogni anno per rispettare almeno i requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti in applicazione dell’articolo 4 della Direttiva “Edifici a Energia Quasi Zero”, non ancora recepita in Italia. I piani di efficienza energetica riguarderanno anche tutti gli enti impegnati nell’edilizia sociale. Inoltre, lo Stato e gli enti locali dovranno acquistare esclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica.

Gli Stati dovranno :

  • promuovere la disponibilità, per tutti i clienti finali, di audit energetici di elevata qualità svolti in maniera indipendente da esperti qualificati e accreditati o eseguiti e sorvegliati da autorità indipendenti. Le piccole e medie imprese (PMI) sono escluse dall’obbligo di eseguire audit energetici a differenza dalle grandi imprese;
  • incentivare la diffusione a prezzi accessibili di contatori intelligenti in grado di misurare il consumo effettivo e di fornire informazioni sul tempo effettivo d’uso;
  • valutare il potenziale di applicazione della cogenerazione ad alto rendimento e del teleriscaldamento e teleraffrescamento efficienti e dovranno promuovere l’uso di questi sistemi;
  • mettere a punto regimi di certificazione, accreditamento e qualificazione e renderli disponibili per i fornitori di servizi e di audit energetici;
  • istituire strumenti finanziari, o agevolare il ricorso a quelli esistenti, per il miglioramento dell’efficienza energetica e facilitare gli interventi di efficientamento energetico degli edifici. Sarà invece facoltativa l’istituzione di Fondo nazionale per l'efficienza energetica.

 

Il testo completo della direttiva in italiano sarà disponibile al sito:

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:315:0001:0056:IT:PDF.

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Moderatore

Carlotta Berta

Project Officer