Immagazzinare energia grazie ai mozziconi delle sigarette

878 Ultima modifica dell'autore su 16/09/2014 - 16:40
(Emiliano Angelelli - Nextville.it)

Sulla base di uno studio condotto da un gruppo di scienziati sudcoreani, è possibile convertire i mozziconi delle sigarette in un materiale utile a immagazzinare energia e con caratteristiche migliori rispetto a carbonio e grafene.

La ricerca, pubblicata il 5 agosto scorso sulla rivista Nanotechnology, dimostra come sia possibile trasformare le fibre di cellulosa acetata, di cui sono composti i filtri delle sigarette, in un materiale a base di carbonio attraverso un semplice processo di pirolisi. Il suddetto materiale è composto da una serie di minuscoli pori che lo rendono estremamente efficiente dal punto di vista dell'immagazzinamento di energia

L'obiettivo è di utilizzarlo per rivestire gli elettrodi dei supercondensatori(supercapacitors), un sistema impiegato al posto delle batterie convenzionali per immagazzinare energia in maniera più efficiente (vedi Riferimenti). Allo stato attuale isupercapacitors sono composti principalmente di carbonio, che garantisce un basso costo, un'elevata capacità di condurre elettricità e una notevole durata. I ricercatori stanno lavorando da tempo per migliorarne le caratteristiche, come ad esempio la densità di potenza, e uno dei metodi investigati è l'utilizzo dei nanotubi di carbonio. 

Secondo la suddetta ricerca l'impiego di questo materiale ricavato dai mozziconi delle sigarette potrebbe rappresentare un ulteriore passo in avanti perché permetterebbe di immagazzinare una maggiore quantità di energia rispetto sia al carbonio sia ai nanotubi. Inoltre consentirebbe di risolvere un importante problema ecologico, legato allo smaltimento di questo particolare tipo di rifiuti. Attualmente, infatti, ogni anno5.600 miliardi di mozziconi (circa 766 mila tonnellate) finiscono nell'ambiente, rappresentando un problema di non facile gestione.

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