Efficienza energetica e mercato immobiliare: un'indagine fa il punto

1181 Ultima modifica dell'autore su 02/03/2015 - 10:43
Efficienza energetica e mercato immobiliare: un'indagine fa il punto
(Maria Antonietta Giffoni - Nextville.it)

Il panorama del mercato immobiliare presenta immobili di qualità energetica molto scadente, una migliore percezione della qualità energetica degli edifici negli acquirenti e l'inutilità dell'APE per orientare le scelte del consumatore.

È quanto emerge da un'indagine svolta dall'ENEA, l’Istituto per la Competitività (I-Com) e la Federazione italiana agenti immobiliari professionali (FIAIP).

L’indagine ha cercato di evidenziare le tendenze della domanda e dell’offerta di immobili, "colte attraverso la percezione dei mediatori immobiliari professionali, e fotografare la composizione media delle transazioni immobiliari scomposte nel dettaglio della classe energetica dell’edificio oggetto di compravendita".

Ancora troppi edifici in classe G

I dati - frutto delle elaborazioni delle risposte di oltre 1000 agenti immobiliari - mostrano come nel 2014 gli immobili oggetto di compravendita presentino una qualità energetica molto scadente. A seconda della tipologia di immobile, l'appartenenza alla classe G varia tra il 63% per i trilocali e il 72% per i monolocali.

Per contro, gli immobili appartenenti alle prime quattro classi energetiche (A+; A; B e C) variano tra il 10% e il 14%, con la classe C che rappresenta circa la metà delle transazioni. 

Interessante  - riferisce il comunicato stampa della Fiaip - il dato relativo agli immobili di pregio: le compravendite in questo segmento per gli immobili di classe A+ e Asono passate dal 6% del 2013 al 10% del 2014.

Anche i dati delle compravendite analizzati per stato di conservazione dell’immobile forniscono spunti di analisi molto interessanti. Se infatti le compravendite 2014 diimmobili nuovi si sono realizzate per edifici di classe A+, A e B nel 49% dei casi (erano il 40% nel 2013), lo stesso dato per gli immobili ristrutturati crolla al 6%, dimezzandosi rispetto al 2013.

Quasi il 90% delle compravendite avvenute nel 2014 di immobili ristrutturati è riferibile ad edifici in classe G (dato di poco inferiore rispetto al 2013). Segno che l’efficienza energetica non è un elemento sufficientemente valorizzato nelle ristrutturazioni edilizie.

Migliora la percezione della qualità energetica

Secondo i dati emersi dall'indagine, è migliorata la capacità di chi compra un immobile di apprezzare la qualità energetica di un edificio: "scende al 47% la percentuale dei compratori che sembrano mostrare una non adeguata abilità nel valutare correttamente i benefici di un immobile di classe energetica buona, rispetto al 52% del 2013. Analoga tendenza per il dato relativo a chi vende (il dato 2104 è pari al 60%, sceso di circa 10 punti percentuali rispetto all’anno precedente)".

Attestato di prestazione energetica poco utile

Meno incoraggianti i dati relativi all’utilità dell’Attestato di prestazione energetica per orientare le scelte: il 60% di chi compra o vende un immobile non lo ritiene uno strumento utile. Quindi, se da una parte aumenta la consapevolezza dell’importanza della variabile energetica di un edificio sia da parte di chi compra che di chi vende, lo strumento della certificazione energetica continua a non essere percepito come utile nell’orientare il mercato verso immobili efficienti.

Un quadro composito e contrastante

I risultati dell’indagine mostrano - continua il comunicato stampa - un quadro complessivo del mercato immobiliare in relazione alla variabile energetica composito e, in parte, contrastante.

Il mercato rimane evidentemente dominato da immobili di qualità energetica molto scadente (anche per l’evidente peso degli edifici vecchi nello lo stock immobiliare), anche se delle dinamiche di mercato di alcuni segmenti sembra aumentare il peso della qualità energetica, come nel caso degli immobili di pregio. Questa tendenza può essere letta come un incoraggiante segnale della crescente considerazione per l’efficienza energetica di un edificio come elemento essenziale e imprescindibile. 

Sarà dunque necessario trasferire questa consapevolezza anche alle categorie edilizie di minor pregio per capitalizzare il potenziale di efficientamento del settore immobiliare oggi ampiamente inespresso. Incoraggianti anche i dati relativi alle nuove costruzioni, crescendo sensibilmente nel 2014 il peso delle compravendite di immobili efficienti rispetto all’anno precedente.

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Moderatore

Carlotta Berta

Project Officer