Direttiva efficienza e procedura di infrazione, via libera delle Regioni

1567 Ultima modifica dell'autore su 03/08/2015 - 16:56
Direttiva efficienza e procedura di infrazione, via libera delle Regioni
(Maria Antonietta Giffoni - Nextville.it)

Nella Conferenza Unificata di ieri, 30 luglio 2015, le Regioni hanno reso parere favorevole allo schema di decreto legislativo emanato per sanare i rilievi fatti dalla Commissione europea nella procedura di infrazione in materia di efficienza energetica.

Nel marzo scorso, la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazionenei confronti dell'Italia, comunicata al Governo con una lettera a firma del Commissario per l'azione per il clima e l'energia Miguel Arias Cañete, nella quale si sostiene che il Dlgs 102/2014 non avrebbe correttamente recepito le diverse disposizioni della direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica.

Nel Consiglio dei Ministri dell’11 giugno 2015, è stato approvato uno schema di decreto legislativo "finalizzato a sanare tutti i rilievi evidenziati dalla Commissione europea nella procedura di infrazione".

Ieri, 30 giugno 2015, le Regioni e le Provincie autonome hanno dato parere favorevole allo schema di decreto, a patto che il Governo accolga le seguenti richieste:

• apportare alcune modifiche all’articolo 2 "Definizioni" del Dlgs 102/2014, al fine di evitare problemi interpretativi nell’attuazione dello stesso, come da emendamenti suggeriti dalle Regioni stesse (vedi i Riferimenti in basso);

• approfondire alcuni elementi evidenziati nell’istruttoria tecnica sull’articolo 9 "Misurazione e fatturazione dei consumi energetici" che tratta della contabilizzazione del calore negli edifici pluri-unità. Nell’articolato si ritiene che non siano ben definiti le tipologie di contatori (di fornitura, condominiale, individuale) e sia confusa la definizione di "chi deve fare cosa". Le modifiche apportate cercano di risolvere queste problematiche (si veda a tal proposito gli schemi esemplificativi allegati alla proposta emendativa);

• considerare la criticità emersa in alcuni condomini a seguito dell’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione in applicazione della norma UNI 10200, nella ripartizione delle spese per il riscaldamento: le Regioni evidenziano l’impossibilità di introdurre all’interno della norma le previsione di coefficienti correttivi non previsti né nella Direttiva 2012/27/Ue né nella normativa nazionale (articolo 26, Legge 10/91).

• apportare alcune modifiche all’articolo 16 "Sanzioni" del Dlgs 102/2014, al fine di adeguarlo alle modifiche apportate all’articolo 9, come da emendamenti suggeriti dalle Regioni stesse (vedi i Riferimenti in basso).

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